martedì, aprile 28, 2009

Sigillo Patek Philippe

La notizia che ha scosso i saloni nobili dell'orologeria, a Baselworld 2009, è stata senz'altro la decisione di Patek Philippe di compiere un ulteriore passo in avanti nella certificazione di qualità dei propri orologi, superiore al celeberrimo e prestigioso Punzone di Ginevra. Il neonato Sigillo Patek Philippe, infatti, non garantirà solamente l'altissima qualità del meccanismo (facendo propri e implementando i criteri storici del Punzone di Ginevra), ma certificherà l'intero sistema di controllo della fabbricazione, dai materiali utilizzati alle singole componenti strutturali; per quanto riguarda i meccanismi è il caso di sottolineare come i parametri di precisione siano molto più rigorosi rispetto a quelli fissati dal C.O.S.C.: tra -3 e +2 secondi al giorno invece che tra -4 e +6 secondi al giorno per calibri superiori ai 20 mm di diametro.
Sui movimenti Patek Philippe, questo sigillo sostituirà il Punzone di Ginevra a partire dalle novità 2009, cominciando dal ref. 5960R, il Cronografo con Calendario Annuale, modello lanciato nel 2006 e proposto oggi in oro rosa, una veste che aggiunge un tocco rétro all'aspetto molto tecnico dell'orologio. La tonalità calda della cassa, delle lancette e degli indici presenta un contrasto molto raffinato con il grigio scuro argenté satinato del quadrante, dominato dal grande monocontatore bianco di ore e minuti crono al 6 (con indicazione giorno/notte interna) e completato dall'affissione a finestrella di data, giorno e mese nel semicerchio superiore (con la riserva di carica discretamente visualizzata al 12). La Ref. 5960R è animata dal primo movimento cronografico automatico di manifattura della Maison, che combina il classico sistema di smistamento mediante ruota a colonne con l'innesto verticale su dischi a frizione di ultima generazione: oltre ad evitare il salto della lancetta centrale dei secondi crono all'avvio della rilevazione, quest'ultima, può essere utilizzata anche come sfera dei secondi continui. L'oro rosa connota anche il 10 Giorni Tourbillon, presentato da Patek Philippe sei anni fa ma in platino. La caratteristica cassa rettangolare arcuata con brancards laterali scalinati incornicia un nuovo quadrante in oro a 18 carati bitonale grigio argenté, sul quale spiccano i contatori ausiliari dell'autonomia di marcia e dei piccoli secondi su fondo bianco; le cifre arabe di tipo Breguet sono applicate in oro rosa. La gabbia del tourbillon, in acciaio, composta da 72 parti e dal peso di soli 0,3 grammi si può osservare, come tradizione della Maison, solo sul lato posteriore del movimento, visibile attraverso il fondo in vetro zaffiro.
Una tradizione mantenuta anche nel nuovo Calatrava "Officier", Ref. 5153J, in oro giallo, proposto in una dimensione più grande rispetto al passato (38 mm di diametro invece di 35,6). Il suo doppio fondo che protegge il fondello a vite in vetro zaffiro è rivelato dal ponte di protezione della corona a "turbante", in cui è alloggiata la minuscola cerniera per l'apertura/chiusura. Questo modello impiega il calibro automatico 324 SC.
Chiudiamo, infine, con l'attesa novità per signora lanciata quest'anno dalla prestigiosa Maison, la collezione Nautilus Dame. I modelli che la compongono presentano le stesse caratteristiche delle casse Nautilus da uomo, ma sono realizzati esclusivamente in oro bianco o rosa con bracciale. Declinati in due varianti, presentano una lunetta sia satinata, sia incastonata con diamanti, mentre i quadranti possono essere bianco argenté o grigio antracite. Impermeabili fino a 60 metri, i Nautilus Dame sono dotati del calibro Patek Philippe E 23 al quarzo.

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