mercoledì, giugno 10, 2009

Fondation Haute Horlogerie

le nuove sfide del mercato dell'orologeria di lusso


«Il mercato italiano dell’alta orologeria sta resistendo
alla crisi e nei primi quattro mesi dell’anno ha perso solo il 3%
in termini di ordinativi dalla Svizzera. Questo è stato merito
del tessuto distributivo italiano, fatto in gran parte da realtà
familiari diffuse sul territorio. Ma quello che è certo è
anche in Italia la distribuzione sta cambiando e che tra cinque anni il
mercato non sarà più lo stesso». A dirlo è Carlo Ceppi, direttore generale di Iwc Italia
e delegato italiano della Fondation de la Haute Horlogerie,
associazione che riunisce 29 tra le manifatture di alta orologeria
più famose al mondo come Audemars Piguet, Jaeger-LeCoultre, Zenith, Tag Heuer.
L’occasione per fare il punto sulla distribuzione
dell’orologeria di lusso in Italia, uno dei primi mercati al
mondo per dimensioni, è stata la presentazione del libro, frutto
di una ricerca finanziata dalla FHH, «Clock Builders e Time
Tellers – Le chiavi di un passaggio generazionale di successo nel
retail dei beni di prestigio» di Laura Carcano e Guido Corbetta, due docenti della Sda Bocconi di Milano
che hanno analizzato il mercato della distribuzione orologiera in
Italia soprattutto dal punto di vista del passaggio generazionale.
«Molti
dei marchi di alta orologeria nascono come family brands», spiega
Laura Carcano, «e così anche dal punto di vista della
distribuzione, soprattutto in Italia. Aziende familiari la cui sfida
più importante è quella del passaggio
generazionale», aggiunge la docente della Sda Bocconi.
Un
momento che è importante organizzare al meglio:
«perchè sia di successo è necessario che la nuova
generazione sia in grado di garantire la funzionalità duratura
nel tempo dell’impresa e che le famiglie dei successori ne
mantengano il controllo». Uno scenario questo che in questa fase
storica si scontra con molti ostacoli e criticità. Che
però possono trasformarsi anche in grandi opportunità.
«Oggi la concorrenza non è più locale, ma globale e
internazionale anche per quanto riguarda i dettaglianti. I clienti sono
sempre gli stessi, che viaggiano in tutto il mondo e comprano dove
trovano il miglior servizio», spiega Carcano.
Cambiano gli
scenari competitivi e cambiano anche le competenze richieste ai nuovi
leader aziendali. «La formazione tecnica e quella commerciale non
bastano, oggi servono anche competenze manageriali e una visione
più internazionale. Senza contare l’opportunità (e
le sfide) che offrono le nuove tecnologie». Una di queste
è già stata raccolta dalla Fondation de la Haute
Horlogerie che ha creato Watch@Tablet, un tablet pc per
concessionari e agenti che permette di avere ogni informazione su tutti
i marchi in licenza: listini, foto e video dei meccanismi e degli
orologi, contenuti direttamente dalle manifatture, aggiornamenti in
tempo reale su referenze e nuovi modelli. Uno strumento interattivo che
sarà offerto dalla Fondazione ai concessionari e agli agenti (il
prezzo del tablet sarà intorno ai 500 euro con una piccola fee
per gli aggiornamenti quotidiani) con l’obiettivo di diventare un
vero e proprio supporto interattivo alla vendita che consentirà
non solo di controllare modelli e referenze, ma anche di avvicinare il
cliente al mondo della manifattura o dell’alta orologeria,
potendo visionare filmati, video e contenuti interattivi.


Il Watch@Tablet della FHH.Il Watch@Tablet della FHH.

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