lunedì, ottobre 06, 2008

GirardPerregaux, l’orologio che batte il tempo alle Borse

GirardPerregaux, l’orologio che batte il tempo alle Borse


MARCELLA GABBIANO

Punta sull’ora italiana l’unico cronografo al mondo che indica contemporaneamente le ore del nostro pianeta e gli orari di apertura delle cinque piazze finanziarie clou: New York, Londra, Hong Kong, Tokyo e Milano. Lo ha realizzato (in edizione limitata) la maison GirardPerregaux per festeggiare i duecento anni della Borsa Italiana, si chiama ww.tc Financial Milano ed è l’ultimo modello della collezione ww.tc (world wide time control) che deve il suo nome al fatto che sugli orologi si legge contemporaneamente l’ora di 24 città distribuite sui diversi fusi orari. «Il prossimo — anticipano dalla manifattura svizzera di La ChauxdeFonds — sarà dedicato alle donne: oltre alle ore del mondo riporterà quella della capitali dello shopping internazionale».
E, a proposito di capitali del lusso, GirardPerregaux continua la sua espansione attraverso l’apertura di nuovi negozi monomarca. In calendario entro la fine di quest’anno c’è Mosca a cui nel 2009 seguiranno Praga e New York. Tre location che si andranno ad aggiungere alle altre sei aperte negli ultimi anni a Gstaad, Pechino, Shanghai, Macao, Hong Kong e di recente a Hyderabad, la prima boutique Girad Perregaux nel promettente mercato indiano. Le insegne del marchio spiccano anche nei corner di prestigiosi department store a Singapore, Dubai, nei Caraibi e nel Bahrain. Insieme ai punti vendita diretti cresce anche la catena distributiva multimarca che oggi conta 550 gioiellerie e orologerie sparse nel mondo.
Un piano di sviluppo scandito dai tempi e dai modi pacati, eleganti che appartengono allo stile di vita di Luigi Macaluso, Gino per gli amici. Architetto di formazione, da sempre ama la perfezione delle forme, l’armonia dei meccanismi. Due passioni che lo hanno portato a seguire personalmente il design delle sue case e, più tardi, quando ha preso le redini della GirardPerregaux, a curare il concept delle boutique del marchio. Da provetto pilota di rally ha anche disegnato le auto su cui correva. Ma alla fine ha scelto la strada dell’imprenditoria.
Nel 1992 diventa presidente e azionista di riferimento della Sowind, società svizzera specializzata nell’alta orologeria che ha sede a La ChauxdeFonds che detiene i marchi GirardPerregaux e Jean Richard (dedicato a Daniel Jean Richard pioniere dell’orologeria nel cantone di Neuchatel durante il XVII secolo), oltre al centro di ricerca e la Sowind Manifacture, una delle ultime vere manifatture indipendenti in Svizzera che producono movimenti (anche per gli altri marchi dell’alta orologeria) e tutti i componenti degli orologi. Insomma, creano "in casa" i loro segnatempogioiello. «Abbiamo sempre investito in innovazione e sviluppo una parte importante del nostro fatturato. Una strategia che ci ha portati da un lato a essere indipendenti in tutte le nostre scelte e dall’altro a avere prodotti molto sofisticati e molto originali. Negli anni abbiamo depositato più di un centinaio di brevetti relativi ai movimenti, cioè i meccanismi di base degli orologi».
Una perenne ricerca, «ma nella continuità, nel rispetto della tradizione di un marchio come Girard Perregaux che vanta due secoli di storia». L’attività della maison nasce infatti nel 1791e alcuni dei design e movimenti più innovativi creati da Constant Girard nel XIX secolo, come il Tourbillon con tre ponti d’oro, sono tuttora in produzione con qualche piccolo aggiornamento. «Una tale longevità di forma e funzionalità — tengono a dire a La ChauxdeFonds — è un episodio raro negli annali dell’orologeria».
Macaluso in questi anni ha difeso ostinatamente non solo l’indipendenza tecnologica di Girard Perregaux e Jean Richard, ma ha anche tenuto l’azienda fuori dalle grandi concentrazioni nelle quali con il tempo si è raccolta l’industria svizzera degli orologi. Fino a quando ha incontrato FrancoisHenri Pinault, figlio di Francois Pinault, fondatore del gruppo francese Ppr, che tra i tanti ha in portafoglio i marchi di lusso del Gruppo Gucci (Gucci, Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Boucheron, Sergio Rossi, Alexander McQueen e Stella McCartney); oltre a una sfilza di catene della grande distribuzione (dall’editoria, prima fra tutte la Fnac, all’arredamento e abbigliamento). Nel suo insieme il gruppo Ppr, quotato alla borsa di Parigi, conta su un giro d’affari che nel 2007 ha raggiunto i 19,8 miliardi di euro, e è presente in 90 paesi con 95mila collaboratori. «Appassionato di orologi da sempre, competente e serio — racconta Macaluso — Pinault mi ha convinto con le sue idee i suoi principi e i suoi progetti». In più il "contenitore" Gucci Group aspira a avere una forte presenza nel settore dell’alta orologeria. Risultato: a giugno viene firmato un accordo strategico di lungo termine, in base al quale Ppr entra in Sowind group con una quota del 23 per cento, Macaluso diventa membro del comitato esecutivo di Gucci Group ed entra a far parte del consiglio di amministrazione di Boucheron. FrancoisHenri Pinault diventa vicepresidente di Sowind e Robert Polet consigliere.
Insomma, una partnership complementare. Da una parte i meravigliosi oggetti di Girard Perregaux (capolavori di meccanica e di design). Dall’altra una "macchina del lusso" (con negozi ovunque e strategie di marketing molto aggressive) come il gruppo Ppr con tutti i suoi marchi prestigiosi.

lancaster

Lancaster Italy, la strategia accessibile



In quindici anni di attività Lancaster Italy ha puntato tutte le sue risorse sull’export, scommettendo su un fattore di crescita oggi più che mai evidente: la domanda globalizzata di "lusso accessibile".
«Fin dalla nascita del progetto — spiega Vincenzo Sardone, area manager mercati Europa e Africa — il nostro motto è sempre stato "un diamante per tutti". Una scelta che si è concretizzata in linee di orologi di gusto fashion impreziosite da veri diamanti naturali. Adottando una politica dei prezzi aggressiva e proponendo collezioni dal design tipicamente italiano, siamo riusciti ad individuare un mercato che non conosce confini, né geografici né di crescita». Distribuito in 5 continenti con più di 3.000 punti vendita e oltre 150.000 pezzi prodotti e venduti ogni anno, Lancaster Italy offre il lusso a prezzi concorrenziali. «Il modello più prestigioso — aggiunge Vincenzo Sardone — è il "Ceramik Chrono Diamonds De Luxe", un cronografo che, impreziosito da 517 diamanti per un totale di 4,34 carati, si può definire a tutti gli effetti un gioiello segnatempo».
Forte di un’accorta politica distributiva e grazie alla presenza nelle fiere più importanti a livello internazionale (da Baselworld a Vicenza Oro, fino ai saloni del lusso di Las Vegas, nel Bahrain e a Dubai), Lancaster Italy ha recentemente consolidato la presenza del marchio in Russia, Ucraina e Polonia e nei mercati del Mediterraneo (dal Libano a tutti i paesi del bacino del Mediterraneo). Fra questi emerge la performance raggiunta in Spagna, dove a metà dello scorso settembre il marchio di orologi made in Italy, ha proposto le sue ultime collezioni nella fiera "Iberjoya" a Madrid. In quella occasione Lancaster (già sponsor del contest di Miss e Mr. España), si è fatto conoscere grazie alla presenza nello stand, in qualità di testimonial, dei due vincitori dell’edizione 2008 del concorso. Il prossimo appuntamento, programmato a fine ottobre, sarà a Tfwa Cannes (Tax Duty Free Word), la Fiera Mondiale dedicata al settore Duty Free, canale in cui Lancaster Italy sta raggiungendo brillanti risultati. (e.m.a.)