sabato, marzo 21, 2009

Philip Watch cresce del 30% puntando su heritage e rapporto qualità/prezzo


Dopo aver archiviato un 2008 che vede l'housebrand Philip Watch crescere del 30% il Gruppo padovano conta di ripetere le performance anche nell'anno in corso. Coerenza, supporto al trade, velocità nel rispondere alle richieste del mercato e internazionalizzazione sono le linee guida per un anno difficile, ma da affrontare con forza e determinazione

"Abbiamo archiviato un 2008 molto positivo - spiega Matteo Morandi, General Manager Business Unit Watches and Licences di Morellato & Sector, a Modaonline -. Siamo molto soddisfatti perché i risultati confermano che le strategie che abbiamo deciso di adottare stanno portando i loro frutti". Frutti che consentono al Gruppo di veder crescere, nel 2008, del 30% il business legato all'housebrand Philip Watch (nella foto il modello Anniversary), distribuito esclusivamente nel canale delle orologerie/gioiellerie in circa 1.500 punti vendita in Italia e in 500 all'estero, mettendo a segno un dato in totale controtendenza. "I motivi del successo sono pochi e semplici. Primo fra tutti la coerenza. Philip Watch rappresenta l'unico esempio di orologio italiano (con meccanismi Swiss Made) che vanta una storia di 150 anni. La chiave del suo successo è, indiscutibilmente il binomio vincente tra tecnologia e passione italiana, al quale si aggiunge un rapporto qualità/prezzo unico nel mondo dell'orologeria". Un punto fondamentale, quest'ultimo, pilastro e concetto filosofico di base dell'intero Gruppo. "La nostra fortuna è quella di poter proporre al mercato oggetti di qualità a prezzi molto concorrenziali grazie alle sinergie che possiamo creare all'interno dell'azienda integrando tutte le fasi produttive e proponendoci al trade con una forza e una credibilità molto alta. Il nostro è un approccio di Gruppo riconosciuto come una realtà importante, affidabile e molto attenta alle richieste del mercato. Siamo assolutamente on the field e colloquiamo costantemente con il nostro trade che spesso ci trasmette dei suggerimenti che noi trasformiamo in prodotti. Uno dei nostri punti di forza è, infatti, la velocità nel rispondere alle esigenze del mercato e l'altro è quello di fornire un costante supporto alla nostra clientela". Elemento portante in un momento in cui la situazione economica pesa sempre più e le scelte del trade vanno a restringere il campo d'azione focalizzandosi su realtà capaci di valorizzare il proprio prodotto fornendo al punto vendita elementi capaci di rendere appeal l'offerta. "Crediamo che la comunicazione sia propedeutica al successo di un prodotto. E proprio per questo confermiamo tutti i nostri investimenti anche per il 2009 e puntiamo, per quanto concerne gli orologi ad una comunicazione che, attraverso uno scatto in still life del prodotto, possa trasmettere al consumatore l'heritage e la storia che sta dietro ad esso". Ma l'azienda non si siede certo sugli allori e, per l'anno in corso, conta di progredire ulteriormente. "Il contesto attuale è durissimo, ma nonostante ciò anche nel 2009 speriamo di ripetere le performance dello scorso anno. E' nostra intenzione spingere molto sull'internazionalizzazione puntando il mirino su Europa e USA aree nelle quali continueremo ad investire a largo raggio. Siamo consci che tutto lo spazio che ci stiamo conquistando sarà terreno fertile da coltivare per i prossimi 20 anni". Spazio all'interno del quale il comparto orologi rappresenta circa il 40% del turnover globale diviso equamente tra i ricavi provenienti dalle housebrand (Philip Watch e Sector Non Limits) e da quelli dei marchi in licenza (Roberto Cavalli, Just Cavalli, PirelliPzero, Miss Sixty e John Galliano). "Il rapporto di equilibrio tra marchi di proprietà e marchi in licenza è per noi perfetto. Siamo molto soddisfatti dei rapporti con i nostri licernzianti che vediamo come veri e propri partner. Attualmente crediamo che il nostro parco marchi sia realmente completo ed esaustivo e non andiamo alla ricerca di nulla di nuovo anche se teniamo gli occhi sempre aperti".



1 commento:

rimma rai ha detto...


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